Oltre le colline – Sulle metastasi del sistema
Una chiesa intrisa di burocrazia e uno stato pervaso da perniciosa religiosità: ecco le commistioni mortifere di una società allo sfascio che Mungiu riesce a descrivere con equilibrio e sagacia.
"Oltre le colline" è un film colto che si presta a letture complesse ma mai intellettualistiche, che non annoia e che colpisce per la sua lucida...
Electric Dragon 80.000 v. – Tokyo (electric) fist
Electric Dragon 80.000 v. eccita lo sguardo ma soprattutto fa vibrare il diaframma per le sue musiche ipnotiche e ridondanti: un “industrial noise-punk” a ascoltare e riascoltare per un film che è videoclip nel ritmo e fumetto nella confezione. Sogo Ishii cita esplicitamente Tsukamoto Shinya ma trasla la mutazione del fisico, che aveva trasformato Tetsuo in...
Il Piccolo fuggitivo – Piccoli americani crescono
Il piccolo fuggitivo ė una perla nel panorama cinematografico dei primi anni 50. Per il tema intanto, ma soprattutto per scelta degli attori, per lo più di bambini e non professionisti e soprattutto per il modo eccezionalmente moderno di girare, tra inquadrature anomale e stile documentaristico che anticipa di qualche anno il new american cinema...
Hair Extensions – Anche i capelli uccidono
Per gli indiani Lakota, lo scalpo era qualcosa in più che un trofeo di guerra; essi credevano che i capelli fossero l'estensione dell'anima e staccandoli dal corpo della vittima, ne avrebbero fatto vagare il fantasma in eterno....
The German Doctor – La svastica sul sole
“Zwillinge heraus!”, “Fuori i gemelli” soleva urlare il dottor Joseph Mengele tra le file di prigionieri ad Auschwitz e la sua ossessione per la ricerca su questa piuttosto comune ‘bizzarria’ della natura era proseguita anche durante la sua fuga in sud America. E con questa, aveva continuato ad alimentare i suoi interessi per la genetica...
Grand Budapest Hotel e le magiche scatole di Wes Anderson
Con “Grand Budapest Hotel” Wes Anderson racconta una fiaba surreale, a tratti burtoniana, su 20 anni di storia europea –a metà tra le due guerre mondiali- dove l’albergo è lo spazio dei sogni, del passato da rimpiangere, delle vecchie, buone maniere perdute per sempre. Il film si presenta fin da subito come lucida allegoria di...
Calvaire – Ai confini della civiltà
Calvaire non è un horror ma un viaggio allucinato in non-luoghi popolati da comunità disperate e monosessuali. Il protagonista, un giovane e androgino cantante girovago, attraversa campagne irreali con il suo spettacolo tra case di riposo popolate da anziane ammiratrici, inquietanti e ambigue, e piazze di non ben precisati villaggi sperduti nella campagna. Quando il...
NO – Over the rainbow
Dopo “Tony Manero” (2008) e “Post mortem” (2010), l’ideale trilogia sulla dittatura di Pinochet di Pablo Larrain si chiude con uno strepitoso inno alla libertà e, soprattutto all’intelligenza. Le parti più oscure del potere erano già state esplorate con straordinaria lucidità dal regista nei due film precedenti: dalla morte di Allende vista attraverso le stanze...
Confessions, adolescenze perdute
I cappi di un’algida Lady Vendetta si stringono fino a strozzare i carnefici della figlioletta. Il plot, non nuovo per il cinema orientale, vedi Park Chan-Wook, e topico della letteratura di ogni tempo, si evolve qui con stile e audacia narrativa di livello assoluto. A partire dalla triplice fotografia funzionale al racconto di volta in...
SALE PER LA CAPRA – la tragedia del cinema Statuto
Tutto ebbe inizio il 13 febbraio 1983, è la domenica di carnevale, sulla città cade una neve leggera, e in un cinema di Torino avviene quella che storicamente viene considerata una delle più grandi tragedie italiane del dopoguerra. Al Cinema Statuto proiettano il film “La capra“. Una domenica pomeriggio come tante, quando, all’improvviso, un incendio...