Berlinale 2015 – K
Leggendo il castello” di Kafka si rimane affascinati dalle imperscrutabili dinamiche del potere. Un film come “L’udienza” aveva colto nel segno il senso generale del libro convertendo la chiave angosciante e tetra di Kafka in una lievità surreale perfettamente impersonata dalla maschera keatoniana di Enzo Jannacci. In “K”, di D. Erdenibulag, la sfida di una...
Berlinale 2015 – Taxi
Jafar Panahi, nei panni dell’autista di un metaforico taxi, riporta il cinema iraniano ai fasti di un tempo, e con tutti gli archetipi cui siamo stati abituati dai suoi grandi maestri: dai lunghi piani-sequenza al documentarismo metafilmico fino alla straordinaria capacità di misurarsi con il reale. E ancora, con i classici “specchi” del film nel...
Berlinale 2015: End of Winter di Kim Dae-hwan
Nel coreano “End of winter”, “Cheol won gi haeng” il regista Kim Dae-hwan affronta il tema della famiglia, tanto caro al cinema orientale, e lo fa con uno stile così equilibrato e meditativo da evocare il Koreeda di “Aruitemo Aruitemo”, senza andare a ripescare impropriamente l’archetipo di “Viaggio a Tokyo”. Una famiglia si ritrova per...
“Diplomacy” di Volker Schlondorff: a tu per tu con il regista
In margine alla prima nazionale di “Diplomacy”, il cinema Romano di Torino ha presentato Volker Schlondorff al suo pubblico. Ho rivolto alcune domande al regista tedesco che ha introdotto il suo ultimo film esprimendo sinteticamente la sua personale idea di cinema. Ecco l’intervento integrale dell’autore...
La zona grigia – Il confine tra il bene e il male
Uno dei migliori film sull’Olocausto, asciutto, essenziale e mai spettacolare. Proprio come gli spari dei guardiani del campo, secchi e senza tempo che risuonano nel campo.
Fando y Lys di Alejandro Jodorowsky – Nascita di un Guru
Fando e Lys sono due fidanzati, girovaghi alla ricerca di Tar, il paese incantato, dove tutto ciò che si desidera è possibile. La foresta di segni è quasi inestricabile e l’impianto allegorico potente... La dissoluzione dell’identità attraverso la moltiplicazione del proprio simulacro è un rischio anche per il Gesù di “Holy mountain” e qui se...
A bordo del “Disco volante”. La fantascienza entomologica di Tinto Brass
Rivedere Il disco volante di Tinto Brass è stata una interessante riscoperta da molti punti di vista. Integrare la visione del più importante film ufologico italiano (così è) con l’intervista al maestro Brass qui pubblicata ha certamente influito nel nostro giudizio, che rimane però ancorato a convinzioni oggettive....
The Interview – Oggi sono Nordcoreano
Al di là di una produzione piuttosto imponente, il famigerato film della Sony ricorda gli imbarazzanti esempi della peggior propaganda di regime durante la Seconda Guerra Mondiale e la rappresentazione del tiranno complessato, bipolare e viziato non solo infastidisce ma rischia di rivalutarne l’immagine...
L’ultimo terrestre: storia di un’Alien(azione) sulle orme di Tinto Brass e Ugo Gregoretti
Liberamente ispirato al romanzo a fumetti "Nessuno mi farà del male" di Giacomo Montichiaro il regista si libera fin da subito dagli obblighi di "genere" e coglie a pretesto la comunità di grigi per parlare di provincia e sottocultura. In questo senso si spiegano la cattiveria dei freaks che popolano il film e gli spazi...
“Turist” al TFF – Il fascino discreto di una settimana bianca in famiglia
“Turist” –FORCE MAJEURE- è una bella sorpresa. Descritto nelle sinossi ufficiali come nipotino di Ingmar Bergman e Woody Allen stimola più di altri a scovare citazioni nascoste, proprio per la sua natura di film stilisticamente non comune. In seguito ad una slavina, percepita in maniera opposta dai due protagonisti, marito e moglie, la tensione tra i...
Fear and Desire – L’alba del genio
Un gruppo di soldati che in seguito ad un incidente aereo si ritrova oltre il fronte nemico, deve organizzare il rientro e si imbatte in un paio di eventi. L’incontro con una ragazza e l’imprevisto, eroico, assalto ad un drappello di nemici a ridosso della linea di fuoco fra i due eserciti. Storia canonica dunque,...