Un aspetto che sfugge al grande pubblico è il conflitto sotterraneo tra gli illusionisti teatrali e quelli che hanno scelto il mezzo televisivo per proporre la propria arte. L’errore che si commette nel giudicare Dynamo sta nell’individuare l’antenato sbagliato: il mago inglese non è l’erede di Houdini ma di Georges Méliès (1861-1938).
Ecco uno stralcio dal blog di Mariano Tomatis, illusionista ma soprattutto attento studioso dell’arte magica. I parallelismi tra cinema e magia sono svariati e, soprattutto con le illusioni visive di Georges Méliès ebbero uno splendido incrocio. D’altronde il cinema stesso nasce come illusione ottica e le prime proiezioni pubbliche venivano rappresentate spesso in tendoni da circo. L’invenzione “senza futuro” come l’avevano bollata gli stessi fratelli Lumiere era l’evoluzione tecnologica dello stereoscopio e del “Kaiserpanorama” e il treno che magicamente spaventava gli spettatori uscendo da una parete era stato in definitiva il più grande illusionismo del secolo.
Sul suo articolo, Mariano ripercorre le fasi salienti dei questo connubio, come sempre in maniera approfondita ed efficace… buona lettura!
Il vero antenato di Dynamo? Non Houdini ma Georges Méliès