Per perduto Professor…
Non molti sanno che Umberto Eco amava una pratica linguistica tanto inutile quanto stimolante: quella dei tautogrammi. A tal proposito aveva pubblicato "Povero Pinocchio", un piccolo volume in cui raccoglieva i suoi preferiti tra cui la favola di Pinocchio scritta in sole "P". Ciò premesso...
“The Bacchus lady” – La Dea dell’Amore – Berlinale 2016
“The Bacchus lady” è una anziana prostituta che coltiva con affetto i suoi pochi clienti rimasti, finché la sua vita regolare viene deviata dall’incontro di un ragazzino rimasto solo dopo l’arresto della madre. Ed ecco che in poche settimane la donna, interpretata magnificamente da Youn Youn Yuh-Jung, si trova suo malgrado a diventare per tutti...
“The Yard” – Quel maledetto ultimo miglio – Berlinale 2016
Qui la "mors tua" prende corpo nella lotta del protagonista per mantenere il posto di lavoro nello "Yard", un disumanizzante miglio costituito da migliaia di auto pronte per la distribuzioni alle filiali di vendita. Auto coperte da un bianco sudario moltiplicate all'infinito; gloriosa celebrazione del Dio Consumo, accumulazione del futile, cimitero di Arlington metaforico e...
“Lao Shi” – Un cinese piccolo piccolo
Uno dei pregi di “Lao Shi”, una sorta di ansiogeno psico-thriller, è di inscenare nella Cina di oggi una storia riproducibile in molti altri luoghi. Un taxista, dopo aver correttamente soccorso l’uomo che investe accidentalmente con la sua auto, si trova costretto ad anticipare le cure mediche di tasca sua. Non sarà che l’inizio di una...
“Dead in Sarajevo” e l’Europa “Overlock” di Tanovic
In "Dead in Sarajevo" Tanovic trasferisce le trincee di fango dei Balcani agli eleganti corridoi di un hotel di lusso. Ma la dialettica degli opposti non cambia. Anzi..
“Starve your dog” alla Berlinale 2016
Che film sarebbe stato il marocchino “Starve your dog” se avesse mantenuto la potenza realistica e politica del suo incipit con gli anatemi di quella donna di Casablanca talmente disperata da pregare ogni giorno che un terremoto rada al suolo il suo Paese per purificarlo e liberarlo dal suo governo corrotto. Probabilmente un’opera utile, di...
“Inhebbek Hedi” alla Berlinale 2016: Ubi mater minor cessat
Inhebbek Hedi diverte sottilmente ma è ben lontano dall’essere una commedia. La trama è apparentemente scontata; Lui, timido e introverso, deve sposarsi con una bella ma insipida Lei, ma incontra l’Altra, una ballerina focosa e intellettualmente stimolante. Poi però Hedi deve combattere per staccare il cordone ombelicale con il vero motore della sua inadeguatezza: la...